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venerdì 13 agosto 2010

GIORNO X - Cronistoria

Come vi avevamo promesso..... ecco il resoconto di quanto successo nell’ultima parte del nostro soggiorno in Romania.
Se leggete questo post significa che siamo arrivati sani e salvi in Italia e soprattutto che potrete ancora seguire le incredibili avventure di TURISTI NON A CASO!!!!



Ci svegliamo nel nostro sgangherato ostello di Bucarest e facciamo una veloce colazione a base di plumcake e una brodaglia che assomiglia al caffè. Oggi è di nuovo una giornata di spostamento: da qui a Timisoara. Tanti chilometri che a tratti ci riservano anche piacevoli sorprese, come il valico di Carpazi con il suo splendido panorama. Arriviamo a Timisoara verso ora di cena e decidiamo di concederci un gustoso pasto nel ristorante della fabbrica di birra Timisoreana.
Stanchi e sazi ritorniamo all'albergo....ma non per dormire: questo viaggio in Romania si sta avvicinando alla fine ed è giunto il momento di sviluppare gli spunti di riflessione finora emersi e le relative valutazioni, insomma di tirare le somme.
La restituzione pone in evidenza alcuni temi principali, sentiti un po' da tutti, come la limitata visibilità della prostituzione e della criminalità, che tutti ci aspettavamo in qualche modo più evidente. Un’altra tematica che ritorna nelle riflessioni di tutti è l'occidentalizzazione della Romania, sebbene avvenga con velocità differenti tra le campagne che sembrano soffrire di una certa arretratezza, rimanendo legate ad una ruralità d’altri tempi e le città, in una fase di sviluppo frenetico, con la conseguente omologazione ai modelli occidentali senza un’adeguata rielaborazione.
Cerchiamo di analizarre la situazione e le prospettive della Romania, la fase di transizione dal comunismo al capitalismo con i conseguenti cambiamenti politici-economici-sociali-culturali e di mentalità, l’incertezza, l’insicurezza e la mancanza di punti di riferimento nella definizione identitaria, l’apertura mentale della gente a tutti questi cambiamenti, e infine la situazione dei giovani.
Sicuramente dieci giorni non sono abbastanza per dare valutazioni finali, certo però, possiamo constatare che quanto visto non corrisponde alle nostre aspettative di inizio viaggio. Probabilmente questi fenomeni stanno cambiando nella forma e nella sostanza; cambiamenti che noi siamo riusciti solo a percepire a causa del poco tempo concessoci, e non a sviscerarli come invece avremmo voluto.
La notte porterà consiglio ma, forse troppo presto per le speranze di tutti, la sveglia suona nuovamente nelle nostre stanze.

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