Sveglia e colazione. Dopo due giorni con continui cambi di programmi, stiamo cominciando ad apprezzare la regolarità delle consistenti colazioni rumene. Il programma di oggi prevede la visita a Baie Calacea, località termale parzialmente dismessa, situata nelle vicinanze di Timisoara. Per sfruttare le presunte proprietà benefiche delle acque termali presenti in questa zona, è stato costruito un complesso alberghiero che comprende una piscina e un campo con diversi bungalow. Il parziale declino di questa località turistica permette ad alcune associazioni di utilzzare tale struttura per interventi a vantaggio di persone disagiate le cui commoventi storie di vita vengono troppo spesso ignorate o dimenticate.
Finlmente un po' di meritato “relax”....sole, birretta fresca da gustare sotto l'ombrellone e bagno!!! Certo, qualche dubbio sulle proprietà benefiche e sull'igiene di queste acque termali si insinua in noi, visto il loro colore e lo scarso ricambio, ma fa troppo caldo e alla fine le preoccupazioni evaporano dalle nostre menti...
Dopo pranzo intervistiamo Ale (anteprima dell'intervisa disponbile sul nostro sito tra qualche giorno) che con lucidità e passione ci racconta la sua esperienza lavorativa in Romania, le principali problematiche che si è trovato a dover affrontare, le sue personali idee al riguardo.
Siamo già al terzo giorno di questo viaggio in Romania ed è giunto il momento di sederci un attimo ad un tavolo e confrontarci su quanto vissuto finora. Il dialogo è interessante e costruttivo, le impressioni e gli spunti su cui riflettere
sono tanti. Tra questi vale la pena riportarne uno: "Ero stata in Albania e temevo di ritrovare lo stesso caos, la stessa espressione nei volti della gente, come la stessa ospitalità, confermata dalla superorganizzazione che ci sta consentendo di visitare la Romania anche da veri e propri turisti. Gli unici stereotipi che si stanno confermando sono quelli relativi agli italiani che non mancano mai di mostrarsi incostanti, disorganizzati e ritardatari.
Noi italiani non rischieremo mai di essere confusi con gli svizzeri... i rumeni sì. Questa cosa non me la sarei mai aspettata da loro. Ho sempre pensato esattamente il contrario."
Ci riaggiorneremo tra un po' di giorni per un'analisi più approfondita.
Prima di ripartire per Timisoara c'è il tempo per sgranchire i nostri muscoli, impigriti dalle lunghe ore passate sui furgoni, con una bella partita a calcio. Squadre miste: uomini e donne, scapoli e ammogliati, sani e azzopati, nazionalità differenti.....un vero e proprio scambio culturale. Il match scorre via velocemente fra risate, numeri d'alta scuola, e anche qualche infortunio.
E'sempre bello vedere come un pallone riesca ad abbattere con grande naturalezza molte barriere.
PAGELLE:
Andrea: 6,5 sicuramente l'elemento più pericoloso della squadra ma le sue qualità tecniche vengono annullate dalla costante muratura a uomo. (INSIDIOSA)
Maria: 7 presenza costante in mezzo al campo, denota grande forza fisica e tenacia (GENEROSA)
Ilie: n.c. L'impegno c'è ma un infortunio ne condiziona la prestazione (STOICO)
Franzo: 6 Un sei di stima. Dopo il primo tempo si accorge che la partita è di calcio e non di cricket; nella ripresa scende in campo. Comunque, i polmoni ce li ha e li mette a disposizione della squadra. (VOLENTEROSO)
Francesca: 8 Gattuso le fa un baffo, entra indifferentemente su pallone o caviglia (ndo cojo cojo), ma ne esce alla grande. (DOMINATRICE)
Leonardo: 7 inizia da una parte e finisce dall'altra. Crea scompiglio e segna un gol d'alttri tempi. (DOPPIOGIOCHISTA)
Luca: 8 che dire, segna due gol, triangolazioni, velocità nel dribling, annulla
Andrea solo con lo sguardo. La spina nel fianco della squadra avversaria. (SCATENATO)
Matteo: 7,5 non trova il gol, ma nella prima parte della partita è il più in botta dei suoi. Geometra del centrocampo, non tira mai indietro la gamba. (GLADIATORE)
Tommaso: 6,5 fa la differenza sulla fascia sinistra, poi, incomprensibilmente, il mister sceglie di spostarlo a destra e scompare. (DISCONTINUO)
Valerio: 7 pilastro della difesa, l'unico che non si lascia ingannare dai movimenti della attaccante avversaria. (ROCCIOSO)
Prendiamo i furgoni e ci dirigiamo verso Timisoara. Alcuni hanno appuntamento con Carlotta, una radiosa ragazza italiana che sta collaborando con Generatia Tanara, per intervistarla; gli altri decidono di celebrare questi primi giorni di scambio culturale con una visita alla fabbrica della birra Timisoreana e consguente ristoro.
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