TIMISOARA
Il sole sorge su Timisoara e questa volta la sveglia ci coglie un po impreparati. La stanchezza si fa sentire, la testa è lenta e le gambe pure. Alla fine, verso le undici, la fame prevale sul sonno, ci alziamo per fare un'abbondante colazione preparataci dai ragazzi rumeni.
Con rinnovate energie ed entusiasmo ci dirigiamo verso il centro di Timisoara che ci si presenta con un'atmosfera tipica delle città mittle-europee. Il motivo è nell'origine storica: Timisora, infatti, è stata capitale dell'impero austroungarico per dieci anni nel XVII secolo.
Dopo una visita a Piazza Dome/Unirii ci raduniamo al Papillon Cafè per un meeting organizzativo accompagnato da una rinfrescante birretta. Purtroppo non c'è possibilità di bere la Timisoreana, la famosa birra che da 300 anni disseta I rumeni, ma questo non ci dissuade dai nostri intenti.
Qualcuno prova la tipica cafea cu frisca che altro non è che caffè con panna.
Riprendiamo il nostro tour della città con la visita alla Catedrala Ortodoxa Mitropolitana, costruita in stile BRANCOVENESC ROMANESC, presente solo in Romania. La piazza che ospita la chiesa si chiama Opera, teatro dei primi scontri della rivoluzione scoppiata nel dicembre 1989 a causa dell'arresto del pastore battista Laszlo Tokes.
Accanto alla cattedrale un parco ci conduce fino al canale del Bega, che attraversa il centro di Timisoara. C'è solo un piccolo battello privato che trasporta turisti. Ilie, l'amico rumeno di Baie Herculane, ci dice che il comune vuole creare un servizio di trasporto pubblico che accompagni le persone lungo tutto il corso della Bega.
Terminato il nostro giro, andiamo a mangiare e a dormire con nuove impressioni e spunti di riflessione su questa città, capace di far convivere diversi volti: un passato ricco di storia, un presente inserito tra la realtà di una università fiorente e lo squallore della prostituzione e del turismo sessuale, ma soprattutto la grande voglia di tuffarsi con entusiasmo nel futuro.
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