Al sorgere del sole inizia il quarto giorno del nostro viaggio. E' giunto il momento di salutare Timisoara anche se questa città, con le sue peculiarità e contraddizioni, rimarrà un importante punto di riferimento per le nostre riflessioni sulla Romania. Non c'è dispiacere nel partire perché lo spirito di avventura e la voglia di scoprire questo paese sono forti e prevalgono.
Sveglia e colazione sono la nostra routine. Ci congediamo da Generatia Tanara e volgiamo i nostri furgoni in direzione di Baie Herculane, dove saremo ospiti nell'agriturismo di Ilie, il Radoia House. Ci fermiamo lungo la strada giusto per un caffè e per comprare un po' di frutta da una bancarella spersa in mezzo a campi coltivati a frutta. Anche questa è Romania, forse quella più genuina.
Arriviamo a destinazione con un po' di ritardo, quanto basta per farci perdere il dolce preparatoci a pranzo dalla mamma di Ilie; qui si usa così: chi ritarda a pranzo non mangia il dolce.
Dopo un pasto regale, facciamo una passeggiata per scoprire la città che ha dato i natali al nostro amico Ilie. Baie Herculane sorge lungo un fiume che attraversa una stretta valle racchiusa fra splendide montagne; un paesaggio veramente suggestivo.
La leggenda narra che Ercole abbia affrontato ed ucciso, proprio in queste valli, l'Hydra, il temile mostro dalle sette teste. Ogni testa tagliata, cadendo a terra, generò un torrente. Le sette teste diedero così vita ai sette fiumi che bagnano la valle del Cerna; splendida metafora di come dalla morte possa nascere la vita.
I primi insediamenti rilevanti sono risalenti al 153 A.C., quando l'Impero Romano raggiunse anche questa terra decidendo di costruirvi un impianto termale. Da allora il turismo divenne una delle principali attività economiche e peculiarità di questa magnifica valle. Nel 1848, su mandato della principessa Sissi, venne costruito un nuovo importante centro termale che divenne una delle principali località di villeggiatura dell'Impero Asburgico. Da qui lo stile barocco tipico delle principali città mittle-europee.
Baie Herculane vive oggi in un limbo: l'ombra di un passato florido e ricco si dissolve in un presente difficile e in un futuro incerto. La linfa vitale di questa splendida cittadina viene risucchiata dalla voracità dei sistemi economici occidentali giunti qui nella fase di transizione post-comunista. Oggi questo potenziale turistico viene soffocato dalla crisi economica che determina un latitare degli investimenti, sia pubblici che privati. E dire che di potenzialità questa città ne ha da vendere visto che, ad esempio, ospita annualmente il principale festival di arrampicata della Romania.
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